venerdì 11 gennaio 2013

Amicizia & tecnologia

Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di gennaio 2013 è panegirico (al link maggiori informazioni).

Come ormai avrete capito, mi piace molto fare riflessioni di ogni genere. E questa riflessione, sull'amicizia e l'influenza del web, è qualcosa che mi frulla in testa da un bel po' di tempo. Per cui, voglio usarla anche per dare valore a questa iniziativa! ;)

Ora però mi concentro. Esco da una recente esperienza in cui il mio migliore amico ha deciso di "far bagagli" ed andarsene perché, secondo lui, io ed il mio ragazzo (i suoi migliori amici) non gli davamo importanza.
Sinceramente, credo che le persone non sappiano più cosa voglia dire amicizia.
Tendenzialmente, ho uno spirito buono e non voglio imputare questa cosa all'immaturità (cosa che comunque ha il suo peso), ma suppongo che la colpa maggiore in questa distorsione di valori ce l'abbia avuta proprio la tecnologia.
Quando penso a queste cose mi sento veramente vecchia, anche se ho solo 21 anni... Però per me il web e la tecnologia (varia ed eventuale, come il cellulare) si sono inseriti nella mia vita che avevo ormai 16 anni. In appena 6 anni (arrotondo per eccesso) ho visto la comunicazione multimediale fare passi da gigante e subito, da giovane e curiosa pulzella qual sono, ne ero anch'io affascinata e forse ossessionata.
Però poi mi sono data una regolata e, nonostante il mio utilizzo di tali tecnologie non sia comunque scarso (tutt'altro!), non le considero più così morbosamente importanti.
Mi sono accorta, invece, che per le nuove generazioni è proprio l'incontrario. Loro praticamente nascono in questo circolo ed i loro valori (già non tutti sani ai miei tempi e forse neppure prima) ne vengono mutati nel profondo.
Adesso, se vuoi essere un amico, DEVI avere la chat, DEVI avere Facebook, DEVI avere la stessa compagnia telefonica e gli sms gratis... E ancora non basta! DEVI mettere "mi piace", DEVI sentire i tuoi amici TUTTI i giorni, DEVI chiedere spesso di uscire...
Forse sono io che sono tendenzialmente asociale e che preferisco avere i classici "pochi ma buoni", ma per me essere amici vuol dire che ci si vuole bene, che se anche ci si vedesse poco e ci si sentisse anche meno non si dubiterebbe della propria amicizia, che è importante tener conto del carattere dell'altra persona (per esempio la mia migliore amica aborra tecnologia ed affini), che ci si dice sempre tutto senza timore e come ci si parla e, ma non ultima cosa, che ci si dimostra questo bene un po' a parole, un po' a fatti, ma senza morbosità...
Suppongo che lui trovasse panegirici quello che io ed il mio ragazzo gli dicevamo, come d'altronde io ora sono arrivata a credere che fosse lui a fare bei panegirici a noi.Perché altrimenti non capisco come faccia a dire che non ci interessavamo a lui (gli eravamo sempre vicini quando aveva bisogno!). E altrimenti nemmeno capisco come lui abbia potuto prendere e "cancellarci dalle amicizie" (eh già, facebook domina la mente umana) solo per un bisticcio.
Ma ormai è acqua passata. Forse non esistono più le amicizie come quelle di una volta... Quasi sicuramente non esistono più.
D'altronde, il web dà la possibilità di sentire persone lontane e di conoscere gente nuova, cose una volta impensabili. Personalmente la trovo una grande cosa perché ho vissuto esperienze bellissime al proposito. Ma quando un'amicizia reale (e non virtuale) si fa rovinare per qualcosa che "accade sul web"... allora suppongo non fosse una vera amicizia. E se la vera amicizia di oggi invece funziona proprio così... Come ho già detto in altra sede, allora forse non ho amici e non li voglio avere!
Sì, una riflessione completamente inutile che mi serviva solo per sfogarmi. *ride*
Comunque se vorrete esprimere il vostro parere, ben venga. :)

4 commenti:

  1. Molto bella la tua riflessione, Maria. E mi dispiace molto per la tua situazione. Io non amo uscire e non ho nemmeno facebook, quindi figurati... nonostante questo cerco di esserci sempre se qualcuno ha bisogno di me, anche se per anni non ci siamo visti e sentiti. Nel web ho conosciuto tante persone interessanti, con alcune si è creato un bel legame di amicizia. La vita reale e la vita virtuale, secondo me, non devono essere viste in contrasto. Nel mio caso fanno parte entrambe della mia vita e io credo di essere sempre la stessa. L'amicizia è una cosa strana, a mio avviso, e non si può misurare contando gli amici su Facebook. Le relazioni tra esseri umani sono sempre troppo complicate per parlarne con lucidità, ma il tuo post mi è piaciuto molto.
    Spero che tu e il tuo amico vi riappacifichiate presto.

    Ovviamente ti ringrazio per aver aderito alla mia iniziativa e vado subito a mettere il link nel mio post. Grazie di cuore!

    RispondiElimina
  2. Grazie a te per il tuo parere!
    Comunque sì, non dovrebbero andare in contrasto... però per un paio di anni la mia vita virtuale è stata celata ai più nella vita reale. Non perché mi vergognassi o cosa, ma perché non capivano (nel caso specifico, per fare un esempio, i miei genitori). Ora anche per me sono ormai in simbiosi, ma quando mi capitano queste cose... Le mie certezze vacillano. :)
    Comunque se mi sarà possibile (il mese non è neppure a metà!), parteciperò ancora. :)
    Grazie di nuovo per il commento!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella mia vita reale in molti sono contrari alla mia vita virtuale, al mio blog... ma in realtà è davvero molto importante per me come scrittrice e come persona, quindi non mi importa se non possono capire.

      Io sono cresciuta con l'idea di internet come un luogo pericoloso (in famiglia è sempre stato visto con un po' di sospetto), ma non è affatto così, se se ne fa un buon uso.

      P.S. Partecipa pure tutte le volte che vuoi! Grazie.

      Elimina
    2. Ecco, la tua famiglia mi ricorda molto la mia. ;)

      Comunque, neppure farlo apposta, nel libro che sto leggendo ho trovato il termine "panegirico"... XD

      Elimina