venerdì 18 gennaio 2013
Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato - Peter Jackson
Bilbo Baggins, un normale, pacifico ed amichevole hobbit della Contea, vive la sua vita tranquilla, fino a quando lo stregone Gandalf non giunge un giorno alla sua porta. In seguito a questa visita, Bilbo si ritrova la casa invasa da una compagnia di 13 nani che richiedono il suo aiuto come scassinatore per poter riconquistare la loro montagna ed il loro tesoro, rubati loro dal drago Smaug.
Sarà capace un ometto, meglio definito mezzuomo, piccolo e calmo, abituato ad una vita agiata, di intraprendere quest'avventura?
Per gli amanti del fantasy, questo è uno di quei film che non può mancare.
Tratto dall'omonimo libro "Lo Hobbit", sottotitolato "Andata e Ritorno", scritto da J. R. R. Tolkien (padre del fantasy), è il primo di una trilogia e precede la storia della trilogia de "Il Signore degli Anelli".
Non celo che il mio autore preferito è proprio Tolkien e che, a mio parere, Jackson sa rendergli la massima giustizia (considerando soprattutto quanto raramente un film sappia rendere giustizia al proprio libro).
Ammetto che non ho riletto il libro ultimamente, ma il film è stato più o meno come lo aspettavo, se non anche meglio: il regista, infatti, ha deciso di non limitarsi unicamente alla riproduzione de "Lo Hobbit", ma di arricchire la trama con altri eventi della Terra di Mezzo citati o narrati in altri libri di Tolkien.
Ottimi effetti speciali, azzeccati ricollegamenti cinematografici con "Il Signore degli Anelli", paesaggi mozzafiato e le giuste inquadrature tengono lo spettatore affezionato incollato allo schermo, a dispetto delle quasi tre ore di film.
Senza dimenticare le epiche musiche del compositore Howard Shore, che ci accompagnano con una colonna sonora di circa 1 ora e 45 minuti.
Tanto ho apprezzato ed ammirato gli scritti di Tolkien, tanto tutt'oggi apprezzo ed ammiro le trasposizioni cinematografiche prodotte da Peter Jackson.
Solo due punti di "demerito" rispetto a questo film:
1 - probabilmente la storia avrebbe ben potuto restare condensata in due film, anzichè tre, ma questo sarà da vedere quando ci si potrà accomodare in sala per guardare i seguiti.
2 - la scena del ritrovamento dell'Unico Anello è l'unica scena che non coincide con quella proposta a quel tempo nell'incipit cinematografico de "Il Signore degli Anelli".
Detto questo, lo consiglio caldamente ed auguro a tutti una buona visione, ma solo successivamente alla lettura del libro. :)
E chissà: forse tutti noi, per quanto "piccoli", capiremo di avere le grandi potenzialità di un umile eroe, che diventa capace di affrontare le sfide che paiono mille volte più grandi di lui. ;)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento