Ed ecco una
nuova riflessione portata da un articolo trovato su Penna blu, di Daniele Imperi.
Quali sono
le mie tre parole da scrittrice per questo 2013?
Dovrebbero
essere parole che mi spronano, che mi incoraggiano, che mi migliorano e via
dicendo… Quindi parole che seguirò e rispetterò.
Peccato che
questo non sia il mio forte. ;)
Forse potrei
esprimerle intanto come dei desideri.
Tre parole.
Poche e al contempo tante.
Beh, una
parola me la dico da sempre: originalità.
Sì, per me è
essenziale riuscire a scrivere qualcosa di originale. Ma fino ad oggi, nulla mi
è riuscito. D’altronde io guardo a J. R. R. Tolkien. Però anche se guardassi
più in basso non credo che la mia autostima salirebbe molto.
Di per sé, c’è
anche un’altra parola che mi dico da sempre: costanza.
È la mia
pecora nera in tutto ciò che faccio. Una vera piaga! Sembra mancarmi sempre.
Comincio mille cose (e non solo nella scrittura) e poi le lascio là. Quest’anno,
però, mi sembra di essere già più costante. Quindi metterla tra le mie parole
potrebbe non essere una cattiva idea.
Mi rimane
solo un’ultima parola… Ma ne avrei veramente tante, in realtà. Se ci penso, mi
emergono da parole generiche, come “maturità”, a più specifiche, come “precisione”.
Forse dovrei rimuovere le due precedenti parole e rifare la scaletta da zero?
No, originalità e costanza devo rimanere per forza tra i miei obiettivi.
Allora, forse, la terza e giusta parola può essere la seguente: concludere.
Sì, perché scrivo
mille inizi che poi rimangono lì. Nei momenti di costanza li continuo e se sono
racconti arrivo alla fine. Ma ci sono più storie, una in particolare, che sono
anni che ho in un angolo. Storie che so che potrebbe diventare un libro, ottimo
cavallo di battaglia per buttarsi ancora di più nell’editoria. Per cui, è ora
che io le concluda. In un anno, almeno una ce la posso fare, no?
Quindi,
riassumendo, le mie tre parole di quest’anno saranno:
- · Originalità
- · Costanza
- · Concludere
E che così
sia! :)
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