mercoledì 20 marzo 2013

Barbaglio





Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di febbraio 2013 è barbaglio (al link maggiori informazioni).





 Ecco una piccola "poesia", anche se è più un gioco di parole, creata per valorizzare la parola barbaglio! Speriamo mi sia riuscito.



Barbaglio
Accecante
Risplendi
Brillante
Annebbiando
Grandemente
Lucide
Iridi
Opache

martedì 19 marzo 2013

200 caratteri

Un po' perché ho creato questo blog per "darmi un po' di visibilità", un po' perché ho visto quest'idea in una rubrica e l'ho trovata molto carina, ho deciso di creare questo post.
Qui posterò i miei racconti in 200 caratteri (spazi inclusi). Sono racconti generalmente molto particolari e, se ben scritti, incisivi. Non ho detto che sia il mio caso. ;)
Per ora ne ho scritti veramente pochi, in giro nel web. Ma visto che mi piacciono, credo mi ci dedicherò un po' di più.
Aggiornerò direttamente il post, quindi se vi fa voglia ogni tanto fateci un salto. :)

Ecco a voi il primo, che valorizza la parola "algido"!


Fuoco algido
Avevo freddo, dentro e fuori. Decisi di accendere un fuoco per ridarmi vita. Ma quando le fiamme finirono di consumarmi, mi rimase solo un algido senso di morte.

***
Questo invece nasceva come racconto in un'unica frase (quindi senza punto fermo). L'ho rimodificato appena, per farcelo stare nei 200 caratteri e per mettergli una punteggiatura sacrosanta. ;)


Era Dio
Era Dio, era buio, era vuoto, era freddo. Poi fu luce, fu calore, fu vita e amore. Ma si presentò l'odio umano e di nuovo venne buio, vuoto e freddo, così com'era cominciato finì e rimase solo Dio.

***
E questo, un raccontino per la parola "barbaglio"!

Barbaglio di vita
Quell'energia vitale che da te scaturiva era un barbaglio assuefante per me, era ciò che amavo e volevo unicamente mio. Per quello ti uccisi.

***
Ecco ora il raccontino per prestare un po' di attenzione alla parola "infingardo"!

Puntura
L'ago doveva far sopire Aurora; ma quell'infingardo punse me e io, la terribile e potente Malefica, m'accorsi di sprofondare in un sonno eterno.

***
 Dopo "infingardo", ecco a voi "parapiglia"!

Rime
Era enorme la mia meraviglia: con così poco avevo scatenato quel parapiglia? Veramente strano. Avevo solo una pistola in mano!

***
Ora un raccontino per la parola "albagia".

Verrai punita
"Albagia, verrai punita" sussurrò Umiltà.
"Taci, misera" replicò fiera l'altra, scacciandola con un violento gesto.
Umiltà si allontanò singhiozzando, lasciando Albagia alla sua eterna solitudine.
 ***
E adesso, ben tre raccontini per la parola "alterco".
La fine
Avrebbe voluto parlare anche lui. Così si fa in un alterco, ognuno dice la sua. Ma le parole dell'ex amico erano spine velenose nell'animo. Solo se ne andò, chiuso in sé, scosso da quello sconosciuto.
Armonia
Cominciò piano, poi un crescendo, finì con un forte. Subito dopo, l'alterco tra canto e violini si consluse in un armonioso connubio e uno scroscio d'applausi.
Vita
L'alterco presto mutò: le urla della coppia furono interrotte da uno strillo di lei. Pace fu subito fatta, poiché il loro frutto stava per affacciarsi alla vita e gli era dovuta amorevole quiete.
***
E ora un raccontino scritto sul forum Abaluth.

“Io non ce la faccio. Non è più come prima, non ti capisco più. È finita”, urlò colpendo con un pugno il proprio riflesso nello specchio.

***
Un'intero post scritto per la parola sesquipedale (ma solo tre racconti, alla fin fine!): Racconti sesquipedali.
E il raccontino sul blog di Romina Tamerici.

Raccontarsi
Vi racconterei la mia vita dalla nascita ad oggi, ma sono già stato accusato d'essere sesquipedale.

Ninna nanna della battaglia


Ecco a voi, questa sera, un'improvvisata. Più che una poesia l'ho, in verità, pensata come il testo di una ninna nanna (che le madri cantavano ai loro figli per rassicurarli durante guerre e battaglie). Il mio progetto è di inserirla in uno dei tanti libri che sto scrivendo. Anzi, per la precisione l'ho già inserita, ma visto che il libro è ancora agli inizi (come tutti gli altri, eheh) passerà veramente molto tempo prima che (ottimisticamente parlando) qualcuno la leggerà là.
Piccola curiosità: al di là che una melodia effettiva ancora non ce l'ha, l'ho composta giocando con gli haiku. Se notate, infatti, vi è un'alternanza 5, 7, 5 sillabe che si ripete ogni tre versi, come se fossero 4 haiku legati.
Spero vi piaccia.


Neve disciolta,
terra che vive ancor,
grande speranza.
Sento poteri
che proteggono saldi
animi e cuor,
sento la pace
che regna nella notte
e placa ciascun.
Udite voci
di amore e quiete,
ponete l’armi.
Appena avrò una connessione ad internet stabile, caricherò per voi (per la vostra disperazione!) il video di una mia lettura con "rappresentazione". Dettagli ulteriori quando potrò mettere quel benedetto video. XD
In allegato provvederò inoltre a mettere il racconto stesso.

A presto, Maria.

venerdì 8 marzo 2013

Warm Bodies - Isaac Marion






R è uno dei tanti zombies che abitano in un aereoporto americano. Il mondo ormai è arrivato alla fine, nessuno sa perché: guerra? Malattia? Apocalisse?
Non è certo e ad R non importa. Vive tranquillo, trascinandosi in mezzo agli altri zombies, con l'unica preoccupazione di mangiare ed il timore di divenire un Ossuto. Fino a quando, durante una battuta di caccia, un ricordo del cervello che sta mangiando lo colpisce particolarmente ed a R viene spontaneo salvare una ragazza Viva, Julie. Sarà questo l'innesco di una sorta di rivoluzione mondiale.

Avrei voluto vedere il film, ma essendo impossibilitata e scoprendo l'esistenza del libro, mi sono per l'appunto procurata il libro e l'ho letto. Ora non voglio più vedere il film.
E non perché il libro sia brutto, tutt'altro: so che la pellicola è notevolmente diversa dalla storia originale, che invece merita di essere letta e ricordata come il suo autore l'ha pensata.
Non voglio svelare troppo, ma la riflessione va fatta.
Un'idea originale, un mondo che appare futuristico, mostri che non lasciano speranza. Ma in verità è tutta una grande allegoria.
Siamo noi quei zombies, le persone vuote e senza speranza, prive d'emozioni e sentimenti, concentrati solo sulla praticità delle cose. Siamo noi che addestriamo i "bambini zombie" ad essere zombie. Siamo noi che divoriamo gli altri ancora Vivi, uccidendoli o rendendoli come noi.
E invece dovremmo tutti tentare di tornare alla vita, di non essere più zombie. Di essere invece uomini e donne liberi, che salviamo e ricostruiamo il mondo perché è giusto che sia così. Che valorizziamo i sogni, i legami e che sorridiamo. Perché questi sono gli ingredienti per far fiorire i deserti dentro di noi, per farci vivere sul serio oltre gioie e dolori, delusioni e sogni irrealizzabili.
Si potrebbe dire ancora molto, ma dovrei entrare nei dettagli del libro e rovinarvi parecchie sorprese.
Per cui, vi auguro una buona lettura! :)

sabato 2 marzo 2013

Drago Rosso (modificato)


Questa è un'immagine che ho composto e modificato da un'altra trovata in internet grazie al programma (semisconosciuto) PhotoFiltre.Ho opacizzato l'immagine, ho messo l'effetto neve, oscurato il cielo ed inserito altri tre draghi (sempre trovati in internet). Se ho ritoccato anche qualcos'altro non ricordo, ormai è passato veramente tanto tempo da quando l'ho fatta. E' una delle mie immagini preferite. Sotto metto l'immagine di partenza.



Perdonate le lunghe assenze di queste ultime due o tre settimane.
Non ho mai molto tempo a disposizione e se ho il tempo non ho il computer o internet!
Quando tutto ti si ritorce contro...

Nel frattempo non abbandonatemi! ;)

Maria