lunedì 12 agosto 2013

Wall-e



Wall-e è un vecchio e ultimo robottino comprimi rifiuti rimasto sul pianeta Terra. Un pianeta che non ci è  familiare: inquinamento, desolazione, edifici di rifiuti, assenza di verde, atmosfera giallastra e perennemente nuvolosa. Il genere umano ha abbandonato la Terra alla volta dello spazio, per sfuggire al disastro ambientale. Nonostante tutto, il curioso Wall-e, collezionista di oggetti umani, continua a svolgere il suo lavoro, fino a quanto non giunge dallo spazio una misteriosa astronava, che rilascia, prima di andarsene, una robot ultimo modello, Eve. Assieme, cominceranno la loro avventura di amicizia e speranza.


L'ho rivisto poche volte, solo due o tre, ma vi assicuro che invece ne vale la pena. E se non l'avete mai visto, fatelo!

Come ho scritto nella breve trama, ho dichiarato che la Terra è divenuta un pianeta che non ci è familiare: ma si potrebbe amaramente rispondere che è solo appena più in là nel futuro. Sappiamo tutti dove l'inquinamento e il non rispetto verso la natura ci stanno portando e qui si vede la denuncia più pesante di tutte. Il messaggio di Wall-e è chiaro: facciamo qualcosa ora, adesso, prima che sia troppo tardi.
 La peculiarità di questo film d'animazione, probabilmente, è proprio l'assenza quasi totale di personaggi umani: i protagonisti sono due robot, le cui capacità non permettono loro di fare discorsi o riflessioni. Poco più di un film muto, i cui punti di forza puntati sull'aspetto scenografico sono ben usati. Ma lo svolgimento della storia parla da sé, senza difficoltà nemmeno per i più piccoli di capire gli accadimenti: l'uomo e l'evoluzione, il nostro inquinare e costruire continuo (senza lasciare spazio alla natura e alla rinascita naturale!), dove si cerca e si vuole la comodità, dove la tecnologia ci potrebbe sostituire e comandare, dove l'uomo non impara mai dai propri errori e diventa un fantoccio vuoto.
 Forse per i bambini è più difficile apprendere ciò che questo film ci dice, per questo motivo consiglierei soprattutto agli adulti di vederlo. Sono "i grandi" che devono imparare per primi, per poi insegnare "ai piccoli" tramite il proprio buon esempio.
Cerchiamo, per una volta, di cambiare. Di dare il nostro meglio per la nostra Terra e non solo per noi stessi. Di fare il bene per il futuro nostro, per quello dei nostri figli e del nostro pianeta.
 Infine, trovo sia tra l'altro una storia votata alla vita, perché comunque, fino alla fine, c'è speranza: accettiamone il messaggio e trasmettiamola.
 

2 commenti:

  1. L'idea è molto interessante ed il tema è sicuramente attuale. Il film, però, non mi ha coinvolto così tanto, sarà forse per la stranezza di vedere un cartone animato quasi completamente muto. Ma i gusti sono gusti e, in ogni caso, bisogna riconoscere la bravura di chi l'ha ideato e realizzato!

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    1. Sì, potrebbe essere: non rivelarsi coinvolgente è il problema del muto. Fortunatamente Wall-e non lo è tutto, ma richiede più impegno per essere seguito... E io per prima ammetto che non è quello che ci si aspetta da un film d'animazione per bambini! Poi ovviamente, come hai detto, i gusti son gusti. :)

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