martedì 11 giugno 2013

Proteggiamo le donne, non la loro stupidità.

Soprattutto dopo i gravi e frequenti avvenimenti di questo periodo, mi sento anch'io in dovere di parlare di un argomento delicato: la violenza sulle donne.
Comincio con delle premesse: parlo sia come donna, sia come "testimone", ma anche come "maschiaccio" e dopo aver confrontato le mie idee con un uomo (il mio ragazzo).

VIOLENZA
La violenza non è mai accettabile. Mai. Adulti sui bambini, uomini sulle donne, ma anche viceversa, figli sui genitori e donne sugli uomini (e qualunque altra forma, possiamo elencare anche quella sugli animali). Qualunque sia il genere di violenza, si può considerare solo una diversa gravità in base alle conseguenze fisiche, morali e psicologiche sulla vittima e non in base a chi la vittima sia.
Qui, ovviamente, si entra però in un discorso più specifico: è inaccettabile, infatti, che tu, uomo che dici di amare e che dovresti proteggere la tua donna, la picchi e la uccidi. Anche su questo punto di potrebbero fare molti ragionamenti: perché l'uomo dovrebbe reagire così? Perché la donna raramente riesce a reagire? E' veramente amore ciò che li lega, all'inizio? Ma non vi voglio parlare di tutto questo.
Ci sono sicuramente casi particolari, poiché gli omicidi esistono comunque: un raptus, assunzione di sostanze, motivazioni "valide"... che fanno premeditare un atto mirato o fanno scattare la molla della violenza quell'unica e fatale volta. Sicchè, giusto per essere chiara, comincio con il riportare (come trovato in Wikipedia) che il termine "femminicidio" si usa per indicare omicidi in cui un uomo ha ucciso una donna, in quanto essa è tale, ergo, per discriminazione sessuale.
Questo andrebbe impedito ad ogni costo, come qualsiasi tipo di discriminazione che può portare a tali deplorevoli esiti. Come fare? Anche qui si potrebbe parlare a lungo, ma nemmeno su questo intendo soffermarmi.
Come dico nel titolo, la donna va protetta... ma non la sua stupidità.

STUPIDITA'
Potrei suonare cattiva, ma devo dirlo: spesso, troppo spesso, la donna è veramente stupida. Stato d'essere? Sinceramente spero di no.
Mi spiego. Magari sono io che sono troppo critica e che ho qualche appena accennata ossessione per la perfezione (^_^), ma quasi ogni volta che osservo una ragazza e il suo agire medio rimango basita (e mi preoccupo nel sapere che nemmeno io sono immune a tale agire). Va bene, quasi ogni volta è esagerato, è per rendere l'idea: la maggioranza è così.
Perché? Perché agisce in modo assolutamente incoerente. E non parlo dell'incoerenza individuale, del dire una cosa e farne un'altra a cui è ugualmente soggetto chiunque. Mi riferisco al dire "sono fiera di essere donna, merito rispetto" e subito dopo la stessa ragazza, che richiede rispetto, sbraita contro il primo malcapitato di sesso maschile "voi maschi fate schifo, noi donne siamo meglio!".
E questa è solo una delle cose minori! Non sto qui a farvi l'elenco completo, ma altre due cose ve vorrei segnalare:
1, quelle ragazze che si lamentano del fatto che non è giusto che si devono truccare, portare i tacchi, ecc ecc, per piacere agli uomini, ma che nel frattempo continuano a farlo. Si lamentano di ciò che la società vorrebbe far fare a loro, eppure agiscono proprio così. Fanciulle, non volevo dirvelo, ma state facendo tutto da sole! Fidatevi che l'uomo DA AMARE lo si trova in modi molto diversi... Se volete solo piacere, fate pure;
2, quelle ragazze e donne che odiano gli stereotipi, che pretendono rispetto e che, malauguratamente, hanno il cervello di un'oca morente. Sì, perché queste paladine del sesso femminile sono un peggioramento esponenziale del primo caso da me citato: femmine che declamano la superiorità femminile; che classificano gli uomini per stereotipi; che vantano il loro essere meglio tramite stereotipi e, ancora peggio, madre natura (seriamente: solo una donna può sanguinare 5 giorni di fila? Solo una donna può portare per 9 mesi un altro essere in grembo? Ragazze mie, si chiama natura. Siamo fatte apposta così, non è un vanto. Innanzi tutto le mestruazioni non sono "sanguinamento" da taglio. Poi non per dire, ma senza un uomo non lo portereste il pargolo in grembo); e che, ciliegina sulla torta, nel momento in cui qualcosa non va secondo i loro piani, nel momento in cui vengono giudicate da qualcuno... "Sei un maschilista, mi disgusti!!!". Dama cara, al di là che oramai sto finendo gli appellativi, se una persona ti dice che sei un'incapace, fosse essa pure un maschio, forse la causa è da ricercare molto più vicina che in una discriminazione sessuale...

CONCLUSIONE
Sono convinta che non molti di voi vedono il collegamento tra le due parti del post, per cui ora riassumo.
La violenza sulle donne è ingiustificabile, come ogni altro tipo di violenza. Ma la cura non va ricercata nell'atteggiamento maschile (anche se è auspicapile che pure lì avvengano miglioramenti), ma nell'educazione delle nostre signorine. Se lasciamo che essere crescano così, alla mercè di sé stesse, rischiamo di ritrovarci circondati da ragazzine con la famigerata "duckface" e che, purtroppo, dell'oca non hanno solo la faccia, ma anche il cervello. E queste sono le prime a finir vittime dei brutti ceffi, com'anche quelle che creano il maggior numero di situazioni ambigue e spiacevoli.
Per proteggere la donna, bisogna innanzi tutto impedire che sia la sciocca stupidità (o la semplice ignoranza) della stessa a farla diventare vittima appetibile. E a poter creare, veramente, con i fatti e non solo con le parole (che diventano in altre situazioni di comodo un "ma io sono solo una fragile fanciulla"), una parità e un maggior rispetto. Permettendo, finalmente, alla donna di essere più di un oggetto, comportandosi meno da tale. Impedendo così anche al maschio medio di negare l'evidenza dei fatti: che siamo tutti uguali, biologia a parte.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te, ma sento il bisogno di specificare un'altro aspetto della questione: molte donne non hanno il coraggio di reagire alla violenza e in certi casi arrivano addirittura a convincersi di meritarla. Se tutte le donne reagissero subito, non si arriverebbe a certi casi estremi. Alcune, invece, perseverano nella convinzione che il loro aggressore può cambiare (anche se ha dimostrato più volte di non volerlo).
    La violenza sulle donne è ingiustificabile, ma le donne non devono accettare di essere vittime.

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    1. Sono pienamente d'accordo! E' una delle molteplici sfaccettature di cui ho accennato. Vedrò se riesco a parlarne!

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