martedì 11 giugno 2013

La "volpe" e l'uva


Sperando di fare cosa gradita, per chi vorrà fermarsi a "riflettere" con me, apro questa prima rubrica.
Credo conosciate tutti il racconto della volpe e dell'uva, ma per ovviare vi riassumo l'accadimento: una volpe affamata vede un grappolo d'uva e tenta in ogni modo di raggiungerlo, ma non riuscendoci si allontana dichiarando che tanto l'uva era ancora acerba.
Una morale molto semplice: quando non si riesce ad ottenere qualcosa, si trova una scusa (falsa).
Ammettiamolo, talvolta è un olio per l'anima, pur comunque restando una magra consolazione. Ma il genere umano, da qual volpe che è, ha la beata tendenza ad usare e diffondere una serie di affermazioni stereotipate, principalmente in campo sociale, per trovare il modo di dare la colpa agli altri e non dover invece rivedere la propria posizione.
Forse sono cinica io, insensibile, troppo spensierata, piuttosto autoaccusatoria, non saprei... il risultato è, costantemente, un'orticaria nel leggere e sentire ciò che i finti sensibili, amareggiati dalla loro situazione (che spesso conosco), ripetono fino allo sfinimento!
Insomma, prossimamente su questo schermo mi impegnerò, per amor mio e, spero, di parte del genere umano, a scrivere, analizzare, smantellare e ricreare quelle che ritengo siano le più diffuse di quelle frasi.
Ovviamente i pareri (di qual si voglia genere! Contrari e discordanti o, sinceramente auspico ce ne siano, concordanti e amplificati) sono ben accetti.
Non considerandomi una tipa puntale, non vi darò un giorno preciso. Semplicemente ogni tanto passate. ;) 

LE FRASI
"Sei come tutti gli altri"
"Non ci si può fidare di nessuno"

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