sabato 31 gennaio 2015

Ispirararsi

Volevo condividere con voi questa riflessione, nel tentativo di essere da spunto e aiuto per chi volesse scrivere (ma, con le giuste modifiche di contesto, anche disegnare e suonare e più o meno tutte le arti).

Spesso mi sono sentita dire "al mondo hanno già inventato tutto". Ma sono fortemente in disaccordo. Qui di seguito, quindi, vorrei provare a consigliarvi qualche modo con cui ciascuno di noi può trovare quel qualcosa di nuovo che nessun'altro ha pensato prima. O almeno un'ispirazione!






Questo post partecipa all’iniziativa Una parola al mese. La parola di gennaio 2015 è imperituro (al link maggiori informazioni).






CONOSCERE
Per fare bisogna conoscere e se non si conosce bisogna imparare. Quindi bisogna sempre aver in testa di cosa si vuole o vorrebbe parlare. Se questa chiarezza manca... Allora guardiamoci attorno. Quali sono gli argomenti di attualità? Che periodo storico ci affascina di più? In quale materia siamo (o eravamo) più ferrati a scuola? Ma anche, cosa non ci piaceva per niente o non ci entrava assolutamente in testa? Ci sono lingue, tradizioni, piatti o altre cose che vorremmo imparare? Quali sono le cose che ci affascinano e le cose di cui pensiamo ci sia molto da scoprire?
Sarà quindi nostro compito guardarci attorno, ripescare vecchie conoscenze o fare nuove ricerche. In base a quanto profondo sarà il nostro sapere, più facile verranno da sole delle idee. Da piccole variazioni al tema a grandi illuminazioni...
E non solo sul contenuto, ma anche sul genere: per esempio, conoscere le basi del fantasy, i cliché, le trame più comuni... E leggere i più grandi scrittori di esso.
Ho usato il fantasy perché è il mio preferito, ma pensiamo anche solo ai polizieschi, che necessitano di ancora più conoscenza e attenzione. Anche avere amici o conoscenti con i "giusti contatti" può essere una gran cosa per scoprire e conoscere.
E meglio ancora, per il bene di ogni personaggio, avere una "buona conoscenza" delle persone. Purtroppo sì, sarebbe utile anche una varia quantità di vita sociale!

REINVENTARE
Una volta che si conosce, se conoscere non vi è bastato per trovare un'idea buona e che già non c'era, allora si passa a reinventare.
Non è difficile come sembra, ma bisogna partire dalle piccole cose. Uso sempre il fantasy come esempio: esistono delle razze di base nel caso ci si rivolga alla tradizione celtica (il piccolo popolo), al dark fantasy (creature della notte) o medievale (generalmente elfi, nani, uomini e draghi). Si può sempre puntare a crearne una nuova, magari cominciando dai mezzosangue, i quali sono spesso la prima mossa di chi vuole cambiare qualcosa. Oppure trovare una trama che comprenda, in modo plausibile, razze prima mai tra loro incontratesi.
Ma lo stesso nella trama: vi è un cliché sulle caratteristiche del protagonista? Generalmente lo sfigato che crede nella magia e che si ritrova affiancato da un/una figo/a di cui s'innamora. Credo che non sia così arduo riuscire a cambiare anche solo uno di questi 4 elementi (sfigato, crede nella magia, figo/a, innamorarsi). Magari meglio ancora, si lascia appositamente un inizio di questo genere per poi stravolgere tutto con alcuni colpi finali... Ma senza cadere nel "sei il più potente di tutti"/"sei il figlio del re" (abitudine di manga/miti e fiabe).
Altri esempi sui gialli. Ho trovato spesso (nei telefilm, quantomeno) che l'assassino è uno dei primi due sospettati oppure, in caso contrario, che il suo alibi di ferro crolla per un'inezia. Potrebbe essere divertente che esso invece sia un insospettabile fino alla fine, un personaggio marginale ma più o meno presente. Come una ricerca nebulosa tra tutti alibi di ferro o nessun alibi di ferro.
Ovviamente reinventare richiede maggiore concentrazione ed è sempre un salto nel vuoto. Ma dà grande soddisfazione.

IMMAGINARE
Arriviamo ora a quello che ritengo il terzo elemento (chiave) per una creazione nuova o diversa. L'imperitura immaginazione!
Ritengo che l'immaginazione sia la strada per lasciarsi ispirare. I più fortunati avranno molta immaginazione (e quindi idee) di base, ma anche per quelli un po' più con i piedi per terra non c'è da perdere la speranza.
Esistono vari giochi per esercitare questo aspetto. I più conosciuti sono decidere la forma delle nuvole e le parole associate. Nel primo caso nessuno problema se non vedrete mostri, draghi, scene di battaglia, eccetera: l'importante è che iniziate a vederci qualcosa, sbloccandovi mano a mano. Nel secondo, vi serve qualcuno che giochi con voi. Se non avete idee, fate cominciare l'altro con la prima parola e poi sparate la prima cosa che vi viene in mente senza fermarvi a riflettere: dove arriverete potrebbe essere uno spunto, anche perché mescolate il vostro essere con quello di altri. Se siete in più persone sarà pure più divertente!
Riportando invece un esercizio personalizzato, per un periodo chiedevo ai miei amici di dirmi due parole, che possibilmente non avessero a che fare una con l'altra. Poi era compito mio trovare il modo di infilarle entrambe in una poesia.
O ancora, guardate la prima cosa che vi capita sotto gli occhi (fosse pure il vostro cellulare o la tastiera del computer): bene, cosa vi raccontano quelle letterine? Che storia porta con sé il vostro telefonino? Che altro vi ricorda qualsiasi cosa stiate vedendo? Personificate le cose, trasmettetevi parte dei vostri pensieri... Sarà divertente e un buon esercizio.
 
CONCLUSIONE 
Per concludere, queste sono per me le tre cose di base e sempre utili per dare il via alla vostra fase creativa, sia che siate riflessivi sia impulsivi. Conoscere, reinventare e immaginare.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma credo che per quello vi scriverò nuovi post.
Voi cosa ne pensate? Che metodi usate?

12 commenti:

  1. Io ho una mia classifica personale di fonti di ispirazione, che finora non mi hanno mai lasciato all'asciutto. Al primo posto c'è il mio vissuto personale, seguito dal vissuto delle persone che conosco, poi vengono miti, fiabe e leggende e infine il cinema.

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    1. Beato te che hai un vissuto personale degno di nota! ;)
      È sicuramente un'ottima fonte. Ti capita mai di trovarti a corto di idee, nonostante tutto?
      Io anziché il cinema ho invece la musica. Con quella ti è mai capitato?

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    2. Per fortuna il blocco dello scrittore, che almeno dai titoli che vedo in giro sembra uno degli argomenti più trattati dai blog, non l'ho mai conosciuto. Di solito mi trovo a dover affrontare il problema opposto: più idee in testa di quelle che poi riesco a mettere in scritto nel poco tempo che ho a disposizione nelle mie giornate.
      Sì, la musica mi ispira anche se meno del cinema. Anche nella mia blog novel ci sono alcuni esempi di pagine ispirate dalla musica.

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    3. Parecchi ne sono affetti, ma per quel che mi riguarda capisco bene il tuo surplus di idee. O al massimo una vasta svogliatezza che dipende da momenti personali. :D
      Dovrò dedicarmi alla tua blog novel.

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    4. Sei la benvenuta! :) Stanotte è uscita la Pagina 101... 'cum figuris'.

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    5. Cercherò di recuperare al più presto!!

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  2. Mi piace molto questa serie di post che stai proponendo in questo periodo!
    La mia ispirazione viene fuori un po' da tutto: film, libri, letture, a volte anche solo un particolare rivoltato può darmi l'idea, e a volte... a volte le idee sembrano venirmi fuori proprio dal nulla! :P

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    1. Le idee dal nulla sono le migliori! :D Ma quelle fanno solo di testa loro, purtroppo. Vedo comunque che sei molto versatile, è una cosa molto bella! Qualche genere che tende ad ispirarti di più?
      E grazie per l'apprezzamento!

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    2. In realtà no, prendo idee ovunque, a volte a ripensarci ne resto sorpreso pure io, a ricordare da dove avevo preso spunto. :)

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    3. Vero! Hai un'ottima mente operativa. ;)

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  3. Per quanto riguarda il giocare con le parole, il mio consiglio è sempre uno: "La grammatica della fantasia" di Gianni Rodari. Un libro che cambia il modo di concepire le storie.

    P.s. Grazie mille per aver aderito a "Una parola al mese".

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    1. Grazie a te per la rubrica. :)
      È il libro a cui ti sei ispirata per una delle palestre di Abaluth? Quella con gli errori creativi?

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