DmC è un
reboot, cioè un “ricomincio”, della saga di Devil May Cry, uscito in gennaio.
Si torna
quindi indietro nel tempo, Dante è un giovane scapestrato teppista che vive da
solo in una roulotte. E ha i capelli neri.
Una ragazza
di nome Kat, che si scoprirà essere una strega, lo va a prendere, per condurlo
da suo fratello gemello Vergil. Si vedrà quindi il passato di Dante e,
successivamente, combatteranno assieme contro Mundus, il principe delle
Tenebre, re dei Demoni, che sta soggiogando la razza umana.
La prima
differenza tra questo reboot e la saga originale, oltre al colore di capelli, è
che Dante e Vergil non sono più semidemoni, ma nefilim, cioè metà demoni e metà
angeli: Eva, loro madre, è infatti un angelo.
Come gli
altri Devil May Cry, anche questo va giocato: solo successivamente lo si può
giudicare.
Innanzi
tutto, rimane il classico stile che lo caratterizza e i cambiamenti maggiori
sono a livello di grafica (cambiamenti sempre avvenuti anche tra un gioco e l'altro). Tutta la storia è ambientata in un mondo molto più
moderno e occidentale, uguale alla civiltà d’oggi. Questo può piacere come no,
per esempio io preferivo l’aria un po’ più sobria (e meno volgare) che c’era prima, ma non
disdegno nemmeno questa.
Caratterialmente
e psicologicamente, per chi ha ben conosciuto i personaggi, può vedere che non
vi sono strani aggiustamenti.
Un grande
prego di questo reboot: spiega molte cose e, inoltre, si potrebbe ricollegare
quasi perfettamente alla vecchia saga.
Un difetto
(a parer mio): per come viene reso Sparda, una volta il mitico cavaliere oscuro,
egli perde il 90% del suo fascino e se ne perde il culto.
Una sua peculiarità: le armi non sono molte, ma si dividono tra demoniache ed angeliche, come anche le porte (dove si possono ottenere potenziamenti).
Anche in questo Dmc vi sono le missioni segrete, ma per accedervi, oltre a doverle trovare, bisogna prima procurarsi le chiavi per aprirle. Ciò che è segreto è ancora più segreto. ;)
Una sua peculiarità: le armi non sono molte, ma si dividono tra demoniache ed angeliche, come anche le porte (dove si possono ottenere potenziamenti).
Anche in questo Dmc vi sono le missioni segrete, ma per accedervi, oltre a doverle trovare, bisogna prima procurarsi le chiavi per aprirle. Ciò che è segreto è ancora più segreto. ;)
Insomma, da
questo Dmc si potrebbero riprendere senza troppi problemi il 3, l’1 e il 2, ma
non si potrebbe mai trovare la spinta per ricollegarlo al 4, che si fonda
proprio sul culto di Sparda.
In qualsiasi
caso, per chi non conoscesse la saga lo consiglio perché trovo gli piacerà (se
interessati al genere). Per chi l’avesse già conosciuta, gli suggerisco di
provarlo ugualmente: è probabile che rimarrà più positivamente colpito di
quanto potrebbe credere.
Buon
divertimento. ;)
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